Internazionale
Diplomatici Usa in Siria: «Ora armi alla Turchia»
Medio Oriente Visita a sorpresa alle porte di Idlib, al valico di Bab al-Hawa: aiuti umanitari alla popolazione ed equipaggiamento all'alleato turco. Intanto l'Onu accusa: «Raid aerei indiscriminati di Mosca, da Ankara e al Qaeda abusi sui civili siriani»
Soldati turchi a Idlib, Siria – LaPresse
Medio Oriente Visita a sorpresa alle porte di Idlib, al valico di Bab al-Hawa: aiuti umanitari alla popolazione ed equipaggiamento all'alleato turco. Intanto l'Onu accusa: «Raid aerei indiscriminati di Mosca, da Ankara e al Qaeda abusi sui civili siriani»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 4 marzo 2020
A sei mesi dall’annuncio del ritiro dei marines statunitensi dal nord-est siriano (realizzato solo in parte, con una porzione di contingente andato a «proteggere» i giacimenti petroliferi di Deir Ezzor), ieri i vertici della diplomazia Usa sono comparsi a sorpresa al valico di Bab al-Hawa, tra Turchia e Siria. A metà tra Aleppo e Idlib, con il cantone curdo-siriano di Afrin teatro del riuscito progetto di ingegneria turco (fuori i curdi, dietro gli islamisti sunniti) a soli 30 chilometri, l’ambasciatrice Usa all’Onu Kelly Craft e l’inviato speciale americano per la Siria James Jeffrey si sono fatti fotografare in compagnia dei...