Scuola
Direttiva Monti, «a scuola si taccia sui gay». Il diktat della Cei
«Chi siamo noi per giudicare i gay». Basterebbe parafrasare il Papa per troncare sul nascere l’ennesima stucchevole discussione su gay e omofobia. Se non fosse per la proterva e a […]
«Chi siamo noi per giudicare i gay». Basterebbe parafrasare il Papa per troncare sul nascere l’ennesima stucchevole discussione su gay e omofobia. Se non fosse per la proterva e a […]
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 27 marzo 2014
«Chi siamo noi per giudicare i gay». Basterebbe parafrasare il Papa per troncare sul nascere l’ennesima stucchevole discussione su gay e omofobia. Se non fosse per la proterva e a tratti patetica ostinazione di una parte del mondo cattolico ad opporsi ad ogni tentativo di introdurre nelle scuole elementi di riflessione, argomentati, seri, pacati, per attrezzare i giovani ad affrontare emergenze sociali vere e proprie quali gli omicidi delle donne e l’omofobia, causa spesso di drammi e suicidi. L’oggetto di questa ennesima campagna “moralizzatrice” in cui si distinguono esponenti governativi di centrodestra ha come bersaglio una direttiva del governo Monti...