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Diritti in pericolo, ma per la Corte non c’è fretta

Diritti in pericolo, ma per la Corte non c’è fretta

Reato di diffamazione La Corte costituzionale ci informa che le questioni sollevate sulla legittimità costituzionale della pena detentiva per la diffamazione a mezzo stampa richiedono un complesso bilanciamento tra la libertà di manifestazione del pensiero e la tutela della reputazione della persona. Ci sta dicendo che il bilanciamento in atto, come stabilito dalla norma, non è accettabile

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 11 giugno 2020
La Corte costituzionale ci informa con un comunicato del 9 giugno che le questioni sollevate sulla legittimità costituzionale della pena detentiva per la diffamazione a mezzo stampa richiedono un complesso bilanciamento tra la libertà di manifestazione del pensiero e la tutela della reputazione della persona, che spetta in primo luogo al legislatore. Essendo pendenti in Parlamento vari progetti di legge in materia, la Corte, nel rispetto della leale collaborazione istituzionale, ha rinviato la trattazione all’udienza pubblica del 22 giugno 2021. Restano sospesi i procedimenti penali nell’ambito dei quali sono state sollevate le questioni di legittimità. La Corte ci sta dicendo...

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