Internazionale
Diritti «lgbtqi» in Botswana, il governo si mette di traverso
Il ricorso Dopo che l’Alta corte di Gaborone aveva definito incostituzionale il reato «coloniale» di omosessualità
Attivisti lgbtqi festeggiavano il verdetto nell’aula del tribunale di Gaborone, in Botswana, lo scorso 11 giugno – Afp
Il ricorso Dopo che l’Alta corte di Gaborone aveva definito incostituzionale il reato «coloniale» di omosessualità
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 7 luglio 2019
Paralleli post-coloniali. Nelle stesse ore in cui a Londra sfilano 1 milione e mezzo di persone per il Gay Pride più partecipato di sempre, a quasi 10 mila km di distanza, gli attivisti lgbtqi del Botswana, che ha in tutto lo stesso numero di abitanti, devono ancora digerire un ricordino della dominazione britannica rimasto impigliato nell’ordinamento giuridico del paese: la norma che punisce con il carcere fino a 7 anni il «reato» di omosessualità. IL PROBLEMA PERSISTE in diversi paesi africani, quasi tutti ex colonie di Londra. E sul senso di quelle norme copia-e-incolla esiste una vasta letteratura. Colpisce che...