Internazionale
Diritti umani «sospesi»
Turchia Il parlamento approva lo stato di emergenza per tre mesi: Erdogan accumula altri poteri e ne regala alla polizia. Ankara fuori dalla Convenzione europea dei diritti umani. Ancora epurazioni, il paese è sempre più spaccato
Manifestazione a favore del presidente turco Erdogan – Reuters
Turchia Il parlamento approva lo stato di emergenza per tre mesi: Erdogan accumula altri poteri e ne regala alla polizia. Ankara fuori dalla Convenzione europea dei diritti umani. Ancora epurazioni, il paese è sempre più spaccato
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 22 luglio 2016
Mariano GiustinoISTANBUL
Per la sesta notte di fila dopo il fallito golpe del 15 luglio, nelle strade e nelle piazze delle città turche i manifestanti filogovernativi si ritrovano richiamati dagli appelli del presidente Erdogan e dai müezzin delle moschee. Ci appare davvero inspiegabile questo richiamo alla mobilitazione popolare in luogo del ritorno alla normalità e legalità democratica, come invocano le opposizioni laiche del paese. Ma non si vuole tornare alla normalità: lo dimostra chiaramente la decisione del presidente di indire tre mesi di stato di emergenza. L’annuncio era stato dato dallo stesso Erdogan mercoledì sera. Dopo cinque ore di Consiglio di Sicurezza,...