Lavoro

«Diritto al reddito e tutele per il lavoro degli intermittenti dello spettacolo»

«Diritto al reddito e tutele per il lavoro degli intermittenti dello spettacolo»Roma, la manifestazione in piazza SS. Apostoli – Patrizia Cortellessa

Che spettacolo Facchini, tecnici, operai, sarte, attori e registi, cantanti e musicisti a Roma chiedono riforme e un nuovo sistema per lo spettacolo, le arti e la cultura. Obiettivi della «mobilitazione permanente»: un ruolo sul lavoro, alleanze nella società. Il movimento rivendica anche contratti nazionali e una riforma previdenziale. "Il reddito va sganciato dal lavoro". "Ribelliamoci contro il cannibalismo sociale". "Il lavoro artistico non è un’eccezione. Vogliamo il diritto al reddito per tutto il lavoro non pagato. È tempo di riunire i mondi"

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 28 giugno 2020
La riapertura dello spettacolo voluta dal governo il 15 giugno scorso è stata una farsa per di più senza un reddito, il ritorno al lavoro, il riconoscimento delle tutele per facchini, tecnici, operai, sarte, attori e registi, cantanti e musicisti. Senza questo mondo del lavoro materiale, creativo e di ricerca, individuale e collettivo, non esiste lo spettacolo dal vivo che ieri si è mobilitato in una manifestazione nazionale a Roma con il titolo programmatico, «Convocateci dal vivo», e il simbolo di un grande pugno che stringe un microfono. Lo stile del logo ha ricordato quello di «Lotta Continua». Il modo...

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