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Diritto alla casa, la Corte: il requisito della residenza è incostituzionale
Limitare l’accesso all’edilizia residenziale pubblica solo a coloro che risiedono o lavorano nel territorio regionale da almeno cinque anni è incostituzionale. Così ha deciso la Corte costituzionale con la sentenza […]
Case popolari a Milano
Limitare l’accesso all’edilizia residenziale pubblica solo a coloro che risiedono o lavorano nel territorio regionale da almeno cinque anni è incostituzionale. Così ha deciso la Corte costituzionale con la sentenza […]
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 10 marzo 2020
Limitare l’accesso all’edilizia residenziale pubblica solo a coloro che risiedono o lavorano nel territorio regionale da almeno cinque anni è incostituzionale. Così ha deciso la Corte costituzionale con la sentenza 44/2020, annullando la disposizione della legge della Regione Lombardia n. 16/2016 sull’accesso ai servizi abitativi che prevedeva tale requisito. Benché suscettibile di condizionare l’accesso alle case popolari tanto agli italiani quanto agli stranieri, era soprattutto nei confronti di questi ultimi che la legge, voluta dall’allora amministrazione Maroni, aveva effetti escludenti. Lo stesso presidente regionale, in occasione dell’approvazione del regolamento attuativo della legge, aveva detto che «il senso delle nuove regole...