Visioni

Dirk Bogarde, immagine in continua metamorfosi

Dirk Bogarde, immagine in continua metamorfosiDirk Bogarde e Andrea Ferreol in una scena di Despair di Rainer Fassbinder, sotto in Il servo di Joseph Losey

Cinema Al Bergamo Film Meeting una retrospettiva dedicata all'attore britannico con ventitre titoli di una grande filmografia

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 14 marzo 2014
Essere partorito sui sedili di un taxi in corsa è un privilegio, dal sapore velatamente cinematografico, riservato a pochi eletti. Un giorno di marzo del 1921, Dirk Bogarde nasceva inaspettato e in movimento, simbolicamente in un transito che avrebbe accompagnato tutta la sua vita, sullo schermo e non, esistenza perennemente a zonzo fra generi, nazioni e vocazioni, vita sviscerata con humor e precisione in una serie di autobiografie e raccolte di memorie – come Fondale, Un uomo corretto, Una sconfinata prateria – che hanno accompagnato l’ultima metamorfosi del suo percorso, lontano dall’Inghilterra e dal cinema. Paradossale dunque pensarlo, a inizio...

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