Alias Domenica
Dispiaceri e omaggi: il mato Arturo Martini nella città natale
A Treviso, Museo Bailo Pur ricca per la produzione maggiore, dalle opere monumentali a certi motivi che ritornano (femme couchée), la mostra indugia sulla versatilità e su aspetti meno conosciuti. Apice espressivo, i «teatrini»
«Donna che nuota sott’acqua», 1941-’42, bozzetto in bronzo, esemplare unico, Treviso, Museo Bailo
A Treviso, Museo Bailo Pur ricca per la produzione maggiore, dalle opere monumentali a certi motivi che ritornano (femme couchée), la mostra indugia sulla versatilità e su aspetti meno conosciuti. Apice espressivo, i «teatrini»
Pubblicato più di un anno faEdizione del 4 giugno 2023
Pasquale Di PalmoTREVISO
«Treviso mi ha dato tanti dispiaceri in gioventù che riceverne ancora mi sarebbe troppo doloroso». Così scrisse Arturo Martini il 3 agosto 1933 a Giuseppe Mazzotti che voleva organizzare, includendo alcune sue opere, una collettiva nella città natale dello scultore. Il critico riuscì nell’intento alle condizioni poste dall’artista che, alla IX mostra trevigiana d’arte, espose in una sala esclusiva nove sculture in terracotta, tra cui la Venere dei porti, acquistata in seguito dal Comune ed esposta per molti anni nell’atrio del Municipio. Se i rapporti di Martini con Treviso furono sempre complessi (si pensi al resoconto che ne ricavò Comisso...