Politica
Dissensi e rancori, nella Lega si prepara la resa dei conti
Dopo-voto In Veneto serpeggia la rivolta per le candidature indigeste. E Maroni mette in guardia dalle «posizioni di destra radicale»
Matteo Salvini e Massimo Bitonci – LaPresse
Dopo-voto In Veneto serpeggia la rivolta per le candidature indigeste. E Maroni mette in guardia dalle «posizioni di destra radicale»
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 10 febbraio 2018
Nella Lega di Matteo Salvini si smarrisce la Padania e sembra tramontato il leone di san Marco. Come sempre, Milano detta legge: decide i candidati e impone il diktat al Veneto del governatore «autonomista» Luca Zaia. Così si prepara una nuova resa dei conti, appena le urne saranno aperte. Di più: il dissenso è già formalizzato da un quasi ex presidente di Regione e da un ex. Così il lombardo Bobo Maroni: «La Lega adesso è diversa dalle origini. Mi auguro non venga schiacciata su posizioni di destra radicale». E Roberto Cota dal Piemonte gli fa eco in un’indiretta polemica...