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Dissesto idrogeologico: costruire le istituzioni «custodi del territorio»

Dissesto idrogeologico: costruire le istituzioni «custodi del territorio»Campi allagati nel Bolognese – foto Ansa

Clima Serve, oltre al blocco radicale del consumo di suolo, un sistema di progetti integrati, per ridefinire le relazioni fra insediamenti e ambiente, fra versanti e pianure

Pubblicato più di un anno faEdizione del 27 maggio 2023
L’ecocastastrofe socioambientale dell’Emilia Romagna, segna un punto di non ritorno rispetto agli effetti della crisi climatica: l’alternarsi di lunghi periodi di siccità impermeabilizzante e precipitazioni violente aggredisce il territorio in dimensioni inedite, diffuse e interconnesse fra versanti e pianure. L’ennesima riproposizione rituale di politiche emergenziali sul dissesto idrogeologico non serve più. Non serve più fare oggi ciò che non si è fatto in passato. Ciò che serve, oltre al blocco radicale del consumo di suolo, è un sistema di progetti integrati, multisettoriali a livello di bacini e sottobacini idrografici, capaci di ridefinire globalmente le relazioni fra sistemi insediativi e ambiente,...

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