Internazionale
Distrutta la moschea di Mosul, ma l’Isis non ha ancora perso
Iraq Per Baghdad e Washington è «Un crimine di guerra contro il popolo iracheno». Daesh imputa agli Usa la distruzione di al-Nuri, dove al Baghdadi proclamò il califfato
Il minareto della moschea di Mosul, distrutta dai bombardamenti – Lapresse
Iraq Per Baghdad e Washington è «Un crimine di guerra contro il popolo iracheno». Daesh imputa agli Usa la distruzione di al-Nuri, dove al Baghdadi proclamò il califfato
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 23 giugno 2017
Si possono leggere tanti messaggi dietro la distruzione della Grande Moschea al-Nuri nella città vecchia di Mosul. Nel rimpallo di responsabilità – per lo Stato Islamico a ridurla in macerie è stato un raid della coalizione a guida statunitense, per il governo centrale di Baghdad è stato l’esplosivo piazzato dai miliziani in fuga – c’è informazione di guerra. Al momento, di certo, ci sono le dolorose rovine della moschea, 900 anni di storia, e del suo minareto, al-Hadba, chiamato dalla gente «il gobbo». Fu eretta nel 1172 da un nobile locale e governatore della città, Nuruddin al-Zanki, combattente durante le...