Visioni

Doclisboa, frammenti di resistenza al cinema in nuove e inattese definizioni

Doclisboa, frammenti di resistenza al cinema in nuove e inattese definizioniUna scena di «918 Gau»

Cinema Conclusa la diciannovesima edizione del festival portoghese tra storie autobiografiche, richiami all’attualità e coraggio politico. Vince il film «918 Gau» della regista basca Arantza Santesteban

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 2 novembre 2021
Il festival Doclisboa ha avuto la sua serata conclusiva il 31 ottobre scorso. Il premio della città di Lisbona, attribuito dalla giuria della competizione internazionale, ha laureato il film 918 Gau (918 notti) di Arantza Santesteban. Si tratta di una riflessione della regista basca sulla propria prigionia politica. Nel 2007 Santesteban milita in un partito di estrema sinistra pro-indipendenza. Si trova nella città di Segura quando viene arrestata insieme ad altri militanti. È condannata per fiancheggiamento e attività terrorista e sconta in seguito tre anni di prigione. Il film nasce a dieci anni dalla fine di quell’esperienza. Nel frattempo, Santesteban...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi