Visioni
DocLisboa, il presente nel tempo rappreso delle immagini
Festival Alla rassegna portoghese il cinema dialoga con la «realtà» sollevando domande su conflitti e eredità colonialista. Il Medio Oriente di Arbid, il testamento della comunista Tengarrinha, gli indigeni siberiani visti da Lehmuskallio
Una scena da «Clandestina» di Maria Mire
Festival Alla rassegna portoghese il cinema dialoga con la «realtà» sollevando domande su conflitti e eredità colonialista. Il Medio Oriente di Arbid, il testamento della comunista Tengarrinha, gli indigeni siberiani visti da Lehmuskallio
Pubblicato circa un anno faEdizione del 27 ottobre 2023
Lucrezia ErcolaniLISBONA
«Fogo no lodo» di Catarina Laranjeiro e Daniel Barroca «Tutto il mondo dentro Lisbona» recita lo slogan della ventunesima edizione di DocLisboa, il festival che ogni anno porta nella capitale portoghese le visioni più stimolanti del cinema documentario internazionale. Sugli schermi del Culturgest, il centro d’arte contemporanea situato nella moderna area di Campo Pequeno, come nei più centrali e storici cinema São Jorge e Ideal, si intrecciano diversi filoni tra registi affermati – da Werner Herzog a Frederick Wiseman passando per Adachi Masao e Franco Maresco –, opere inedite da scoprire e ricerca storica delle retrospettive, spesso orientate da un...