Europa

Don Mussie Zerai: «Non chiudere i porti a chi fugge dalla Libia»

Don Mussie Zerai: «Non chiudere i porti a chi fugge dalla Libia»Intervento di salvataggio dell'equipaggio della Alan Kurdi – Cedric Fettouche / Sea-Eye.org

L'intervista Don Mussie Zerai lancia un appello al governo. Il prete cattolico, nato ad Asmara nel 1975, è anche un attivista impegnato nella difesa dei diritti umani. Ha fondato l’agenzia Habeshia per la cooperazione allo sviluppo e difende i rifugiati, dopo essere stato rifugiato lui stesso. Per molti profughi è diventato un punto di riferimento, prima e dopo il viaggio. Nel 2015 ha ricevuto la nomina al Nobel per la Pace

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 10 aprile 2020
Ieri ha rivolto un appello al premier Conte sul decreto che dichiara l’Italia «porto non sicuro». Cosa ha chiesto? Ho detto che se in questa fase di pandemia globale si seguisse la logica del decreto interministeriale non ci sarebbe nessun porto sicuro, in nessuna parte del mondo. Mai come oggi sono ancora più insicuri i porti libici. Anche il paese nordafricano ha dichiarato lo stato di emergenza per il Covid-19, ma a questo si somma la guerra in corso. Il generale Haftar continua a bombardare e non si è fermato neanche di fronte a un ospedale. Dove devono andare queste...

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