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Don Tonino Bello, riconoscimento postumo per il «pacifista scomodo»

Don Tonino Bello, riconoscimento postumo per il «pacifista scomodo»Un ritratto di Don Tonino Bello

L'omaggio del papa Venticinque anni fa moriva l’ex vescovo di Molfetta. L’impegno per la pace sempre in primo piano. Oggi la visita di Bergoglio ad Alessano (Lecce), suo paese natale

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 20 aprile 2018
Venticinque anni fa moriva don Tonino Bello, una delle voci più profetiche della Chiesa italiana e dell’impegno per la pace. La sua eredità è accanto a quella di don Milani, Padre Balducci, don Mazzolari. Vescovo di Molfetta da 1982, poi nel 1985, a capo di Pax Christi è stata una voce scomoda per la Chiesa e una presenza insostituibile per gli operatori di pace del nostro paese. Il compianto Guglielmo Minervini, che gli fu vicino per tanto tempo, ha ricordato (nell’introduzione a Il profeta e Re del 1998, edizioni e/o): «La cultura italiana lo ha ignorato. La Chiesa ha invece...

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