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Donald, l’ira funesta

Donald, l’ira funesta

Elezioni Usa «Perché vince Trump»: nel saggio di Andrew Spannaus per Mimesis la irresistibile ascesa di un uomo paradosso

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 6 agosto 2016
Luca CeladaLOS ANGELES
Sembra impossibile da ricordare in questa rovente estate post-convention, ma solo pochi mesi fa, all’inizio della stagione elettorale americana, i giochi sembravamo già fatti. Al termine di due mandati Obama, un Gop votato all’immobilismo e a otto anni di testardo sabotaggio dell’odiato presidente, si affacciava alle primarie con ben diciassette improbabili pretendenti. I democratici erano uniti dietro una candidata potente e ricca, supportata da una invidiabile rete di finanziamenti e avvolta da un aria di predestinazione. Sembrava insomma solo questione di mesi prima dell’implosione di un partito repubblicano fratturato e l’annunciato trionfo di Hillary Clinton. Il resto come si dice...

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