Alias
Donald Trump nel sangue
Intervista Un incontro con Sarah Levy, la giovane artista che ha fatto un ritratto al candidato alle presidenziali usando il proprio mestruo. Dopo le polemiche, ora quel quadro andrà all'asta e i soldi - già sta accadendo con i manifesti - a una associazione per i diritti dei migranti e dei lavoratori devoluti
Donald Trump e il quadro «Whatever» di Sarah Levy
Intervista Un incontro con Sarah Levy, la giovane artista che ha fatto un ritratto al candidato alle presidenziali usando il proprio mestruo. Dopo le polemiche, ora quel quadro andrà all'asta e i soldi - già sta accadendo con i manifesti - a una associazione per i diritti dei migranti e dei lavoratori devoluti
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 16 gennaio 2016
Chissà se l’artista Sarah Levy si aspettava tanto clamore e che un suo quadro potesse scuotere così l’opinione pubblica americana e la campagna elettorale per il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Quell’opera lei l’ha realizzata con la pazienza: ha atteso il ciclo mestruale e poi con tamponi e pennelli ha agito. Così il faccione urlante di Donald Trump è finito su tela. Nessun carboncino a definirne i tratti scomposti, ma puro e semplice sangue «femminile». L’opera si chiama Whatever, l’autrice è la giovanissima Sarah Levy, Portland, Oregon. Si definisce «un’artista rivoluzionaria, un’attivista». A 26 anni ha visto la sua...