Internazionale
«Donna, vita, libertà», il grido degli studenti per le strade dell’Iran
Medio Oriente Ieri mobilitazioni ovunque, da Teheran a Isfahan, incendio nel maxi carcere di Evin. Da Ardebil giunge la notizia di un’altra giovane uccisa dalle forze di polizia. Parla l'attivista Shaparak Shajarizadeh: «Milioni di donne si sono riconosciute nelle rivendicazioni così com’è accaduto per Black Lives Matter. Non abbiamo bisogno di un leader»
Manifestanti per le strade di Teheran – Ansa
Medio Oriente Ieri mobilitazioni ovunque, da Teheran a Isfahan, incendio nel maxi carcere di Evin. Da Ardebil giunge la notizia di un’altra giovane uccisa dalle forze di polizia. Parla l'attivista Shaparak Shajarizadeh: «Milioni di donne si sono riconosciute nelle rivendicazioni così com’è accaduto per Black Lives Matter. Non abbiamo bisogno di un leader»
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 16 ottobre 2022
Nel carcere di Evin, Teheran nord, ieri sera era in corso un incendio. Sono suonate le sirene, quelle per dichiarare una evasione. Nei video in rete, lanci di lacrimogeni e automobili che si dirigono verso Evin urlando morte a Khamenei (il leader supremo). Alcuni detenuti sono saliti sul tetto per evitare le fiamme. La televisione di Stato dice che è tutto sotto controllo. Secondo l’agenzia Irna, che cita un alto funzionario della sicurezza di Teheran, ci sarebbe stata una lite tra i prigionieri e il personale del carcere di Evin, dopo che aveva preso a fuoco il deposito di abiti...