Lavoro

Donne contro Venchi: «Ci trasferiscono per aggirare blocco dei licenziamenti»

Donne contro Venchi: «Ci trasferiscono per aggirare blocco dei licenziamenti»Il negozio Venchi di via del Corso, a Roma – Costanza Fraia

Vertenza La battaglia di nove lavoratrici e un lavoratore che la famosa azienda alimentare vorrebbe spostare a centinaia di chilometri di distanza. «Sono licenziamenti mascherati da trasferimenti», dice Elena Casagrande, combattiva sindacalista Usb. «Non so come andrà a finire ma ho un pensiero fisso: mostrare a mia figlia di nove anni che le ingiustizie devi affrontarle a testa alta, qualunque sia l’esito», afferma Alessandra Tragni, lavoratrice

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 25 novembre 2020
Ieri la protesta davanti a negozi e fabbriche Venchi organizzata dal sindacato Usb in diverse città, oggi la convocazione dell’azienda da parte del Comune di Fiumicino su richiesta della ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. In mezzo il destino di dieci dipendenti, tra cui nove donne. «Sono licenziamenti mascherati da trasferimenti: un modo per aggirare il blocco che il governo ha prorogato fino al 21 marzo», dice al telefono Elena Casagrande, combattiva delegata Usb. La storia inizia al Terminal 1 dell’aeroporto Leonardo Da Vinci, in un negozio di cioccolata oltre gli scanner che prima del Covid-19 controllavano i passeggeri in partenza...

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