Italia

Dopo 35 anni di lotta, Casale Monferrato ci spera

Dopo 35 anni di lotta, Casale Monferrato ci speraI familiari dei lavoratori di Casale Monferrato durante l'udienza del processo

Eternit Killer Attesa per il verdetto della Cassazione. Sul banco degli imputati il magnate svizzero Stephan Schmidheiny. Ma vive in Costa Rica

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 16 novembre 2014
Sospira Bruno Pesce. È l’ultimo passo, forse il più difficile, perché sia finalmente scritta la parola «giustizia» per una lotta lunga 35 anni. Sospira, tutta Casale Monferrato; aspetta con ansia il verdetto della Corte di Cassazione sul processo Eternit. È atteso per mercoledì, a Roma. Sul banco degli imputati, dopo la morte del barone belga Louis de Cartier, è rimasto il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, ex amministratore delegato della multinazionale della fibra killer, condannato in secondo grado dalla Corte d’appello di Torino a 18 anni di reclusione per disastro doloso. Pesce, coordinatore della vertenza amianto, esce dalla sede della Cgil,...

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