Internazionale

Dopo Erdogan, anche l’Onu: «Accordi di Dayton da rivedere»

Bosnia-Erzegovina L’Alto rappresentante Valentin Inzko sottolinea l'urgenza di un ripensamento. La discesa in campo della Turchia in chiave anti-russa. L’entità a maggioranza serba pronta a resistere

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 18 gennaio 2020
Che la Storia avesse ripreso il suo cammino nei Balcani, era evidente già da tempo. II colloquio telefonico tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e l’omologo croato, il neoletto Zoran Milanovic, ha impresso a quel cammino una netta accelerazione. Secondo quanto riportato dal settimanale croato Nacional, i due capi di Stato avrebbero discusso varie questioni regionali tra cui quella spinosa della modifica degli accordi di Dayton che misero fine alla guerra in Bosnia-Erzegovina nel 1995. All’indiscrezione di stampa hanno fatto eco le parole dell’Alto rappresentante per la Bosnia, l’austriaco Valentin Inzko. Il “guardiano degli accordi di pace” ha sottolineato...

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