Internazionale
Dopo i 31 morti di Bengasi cadono teste
Libia Milizie armate, che emergenza. Le autorità promettono di smantellarle in due settimane, ma non sarà facile. Intanto anche il capo di Stato maggiore è costretto a dimettersi
Rabbia ai funerali di una delle vittime degli scontri di sabato scorso a Bengasi – Reuters
Libia Milizie armate, che emergenza. Le autorità promettono di smantellarle in due settimane, ma non sarà facile. Intanto anche il capo di Stato maggiore è costretto a dimettersi
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 11 giugno 2013
Cade la testa anche del capo di Stato maggiore libico. Il generale Yusef al-Mangoush ha annunciato le sue dimissioni all’indomani dei violenti scontri di sabato scorso a Bengasi che hanno causato 31 morti. Le dimissioni arrivano in seguito ad alcune nomine che prevedono di designare un magistrato responsabile di investigare sulle responsabilità delle milizie e aprono a un piano per il passaggio di poteri dalle brigate alle forze di sicurezza, anche se nei documenti ufficiali non si fa chiaramente riferimento a uno «smantellamento». Da parte sua, il vicepresidente del Congresso, Jomaa Atiga ha parlato di un tempo massimo pari a...