Alias Domenica
Dopo il divorzio di storia e politica
Carteggi Più che la biografia di un pensiero sempre imperativamente vicino alla realtà del tempo, le lettere tra Hannah Arendt e Günther Anders indicano una stagione della filosofia tedesca
George Grosz, Apocalyptic Landscape, 1936
Carteggi Più che la biografia di un pensiero sempre imperativamente vicino alla realtà del tempo, le lettere tra Hannah Arendt e Günther Anders indicano una stagione della filosofia tedesca
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 31 dicembre 2017
Nell’immaginario monoteista – scriveva Hannah Arendt tra i frammenti per il suo libro incompiuto Che cos’è la politica? – può esistere un solo tipo umano fatto a somiglianza di Dio, ma questa idea contraddice l’evidenza della pluralità umana, che è poi il terreno su cui sorge la politica come prassi di mediazione e conciliazione delle differenze. Per questa ragione l’occidente ha concepito l’idea mostruosa di una storia universale in cui l’umanità intera si riduce nuovamente a un unico individuo plurale, mettendo radicalmente in discussione la libertà del singolo e cercando di barattarla con la visione falsamente rassicurante della necessità storica....