Cultura

Doppia interlinea per un’opera aperta

Doppia interlinea per un’opera aperta

Anniversari Il filosofo francese alle prese con il pamphlet più emblematico della tradizione marxista. Un testo che mantiene la sua forza alternando critica filosofica e analisi sociale del capitalismo. Anticipazione dalla nuova edizione del «Manifesto comunista» per Ponte alle Grazie

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 3 maggio 2018
Pur non essendo l’opera «comunista» più diffusa della storia (la palma in questo senso va al «libretto rosso» di Mao, titolo divulgativo delle Citazioni del Presidente Mao Tse Tung, che contende da vicino il primato di diffusione al Corano e alla Bibbia), il Manifesto del 1848 resta il testo più emblematico della tradizione marxista rivoluzionaria. Quello che ne dichiara e ne rende esplicite le intenzioni, ne getta le fondamenta teoriche, attraverso un excursus storico integrato con un’analisi sociale, per arrivare infine a elaborare un programma politico. Nel Manifesto vengono formulate le parole d’ordine attorno alle quali si organizzerà e svilupperà...

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