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Dorothy Allison pesca dal trash della vera vita

Dorothy Allison pesca dal trash della vera vitaDorothy Allison

Cresciuta nel mondo dei bianchi poveri della Carolina del Sud, Dorothy Allison dà voce a personaggi che condividono una vitalità brutale, esaltata nell’avversione a ogni forma di «correttezza politica»: «Ci […]

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 24 marzo 2019
Cresciuta nel mondo dei bianchi poveri della Carolina del Sud, Dorothy Allison dà voce a personaggi che condividono una vitalità brutale, esaltata nell’avversione a ogni forma di «correttezza politica»: «Ci chiamano ceti bassi, plebaglia, classe operaria, poveri, proletari, pezzenti, rifiuti umani o feccia. Da tutto questo so far nascere storie», scrive. Il mondo letterario statunitense dimostra di solito scarso interesse per la white trash, la «feccia bianca» protagonista dei libri della scrittrice a partire dalla sua prima raccolta di racconti, datata 1988 e titolata appunto Trash, eppure il «realismo sporco» di Allison, ironico e spietato, le ha ritagliato uno spazio...

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