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Dove nasce la corruzione
Affari e politica Forse siamo più corrotti degli altri paesi, oppure la differenza sta nei diversi riti di espiazione. E nel diverso senso dello Stato. La cura andrebbe trovata nei contrappesi capaci di separare affari e politica, pubblico e privato. Come antidoto servirebbe un moto della pubblica opinione
Affari e politica Forse siamo più corrotti degli altri paesi, oppure la differenza sta nei diversi riti di espiazione. E nel diverso senso dello Stato. La cura andrebbe trovata nei contrappesi capaci di separare affari e politica, pubblico e privato. Come antidoto servirebbe un moto della pubblica opinione
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 9 aprile 2016
Stefano Rodotà è una delle – poche – figure di riferimento di quella che potremmo definire la pubblica opinione democratica. È apparsa ieri su la Repubblica una sua drammatica denuncia sullo stato della moralità pubblica nel nostro paese. È uno stato disastroso. Ciclicamente, possiamo aggiungere, divampano fiammate moralizzatrici e innovatrici, ma subito si estinguono senza effetti di rilievo. Il confine tra moralizzatori e corrotti è permeabile. Lo si è visto nel caso dell’antimafia – e non c’è segmento della vita pubblica che sfugga. Rodotà ha ragione. Ma quando si osserva un fenomeno così vasto e pervasivo, se si vuole provare...