Economia
Draghi resiste e conferma il «Quantitative easing»
Banca centrale europea Stop alle pressioni tedesche, una decisione sul programma di acquisti arriverà solo «in ottobre». Il timoniere di Francoforte però non riesce a centrare il 2% di inflazione. Rischio super euro per export e ripresa: è salito fino a 1,20 sul dollaro
Il presidente della Bce Mario Draghi e il vicepresidente Vitor Constancio ieri in conferenza stampa a Francoforte – LaPresse
Banca centrale europea Stop alle pressioni tedesche, una decisione sul programma di acquisti arriverà solo «in ottobre». Il timoniere di Francoforte però non riesce a centrare il 2% di inflazione. Rischio super euro per export e ripresa: è salito fino a 1,20 sul dollaro
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 8 settembre 2017
Chi si aspettava una decisione sul Quantitative easing dovrà attendere: il presidente della Bce Mario Draghi per il momento tiene duro, e resiste agli «attacchi» dei falchi – capeggiati dai tedeschi – che avrebbero preteso già qualche parola sulla fine del programma di acquisti. Si è rassegnato, però, il governatore dei governatori a non portare l’Europa a quel 2% di inflazione che si era prefissato: si arriverà massimo all’1,5% nei prossimi due anni, e per vedere l’agognato target bisognerà aspettare almeno il 2020, quando lui avrà già lasciato la poltrona. Ma intanto c’è da tenere d’occhio il rafforzamento dell’euro, e...