Visioni
Dramma della mente nella pantomima familiare
A teatro «Regina Madre», testo del 1984 scritto da Manlio Santanelli nel nuovo adattamento di Carlo Cerciello in scena al Piccolo Eliseo
Imma Villa e Fausto Russo Alesi in una scena da «Regina Madre» – foto di Salvatore Pastore
A teatro «Regina Madre», testo del 1984 scritto da Manlio Santanelli nel nuovo adattamento di Carlo Cerciello in scena al Piccolo Eliseo
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 16 marzo 2019
L’iperbolica scena annuncia già il delirio. Quel lettino da bimbo che occupa l’intero palcoscenico proietta l’incontro dell’uomo con la madre in una dimensione paranoide e irreale. La chiarezza delle parole quotidiane, nelle quali è facile riconoscersi, inciampa nella cinica «normalità» di una relazione affettiva irrisolta. Un emblematico duetto drammaturgico, scritto da Manlio Santanelli nel 1984, nel pieno della rinascita teatrale napoletana post eduardiana, torna sulla scena con la firma di Carlo Cerciello, regista che da qualche stagione sta rivisitando i testi di quegli anni con esiti eccellenti. Memorabile lo Scannasurice di Enzo Moscato affidato dal regista del Teatro Elicantropo all’esecuzione...