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Droga, la scienza di regime depone le armi
Fuoriluogo Pare di intravedere una cauta apertura degli scienziati del governo americano a una diversa politica. Compresa una presa di distanza dalla demonizzazione del consumo moderato di cannabis
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Fuoriluogo Pare di intravedere una cauta apertura degli scienziati del governo americano a una diversa politica. Compresa una presa di distanza dalla demonizzazione del consumo moderato di cannabis
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 16 marzo 2016
Tra le tante rassegne mirate a valutare gli innumerevoli lavori sugli effetti della cannabis, spesso con risultati contrastanti, merita attenzione un lavoro recente apparso su Jama Psychiatry (doi:10.1001/jamapsychiatry.2015.3278). Infatti il primo autore è Nora Volkow, la direttrice dell’Istituto nazionale per l’abuso di droghe (Nida), uno degli Istituti nazionali per la salute degli Usa (NIH). Quindi è probabile che le posizioni espresse nel lavoro abbiano un peso particolarmente rilevante sotto il doppio profilo scientifico e politico. A prima vista il pezzo non promette bene, esprimendo forti preoccupazioni per le conseguenze del dilagare della cannabis medica e delle iniziative di legalizzazione della...