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Droghe, il buon senso dell’antimafia

Fuoriluogo La rubrica settimanale a cura di Fuoriluogo

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 18 marzo 2015
C’è antimafia e antimafia, come ricorda spesso don Ciotti. Ce n’è una che fa della legalità un feticcio intangibile e un’altra che persegue il cambiamento, anche delle leggi ingiuste. C’è quella che si affida alla tortura del 41 bis e dell’ergastolo ostativo e quella che vorrebbe si investisse su cultura, educazione, politiche sociali, responsabilità della politica. C’è l’antimafia delle passerelle e quella del buon senso. Quest’ultima, con la recente Relazione della Dna di Franco Roberti, ha battuto un colpo. Tanto più significativo data la fonte, certo non sospetta di «permissivismo» o di «cultura dello sballo», per usare gli epiteti con...

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