Italia
Droghe, il fallimento è in cella
Giornata internazionale Il bilancio nel «Quinto libro bianco sulla legge Fini-Giovanardi». Incostituzionale per la Consulta, è responsabile del 38,6% dei detenuti in carcere
/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2014/06/25/26soc1f03foto biagianti droga antiproibizionisti pisa – Aleandro Biagianti
Giornata internazionale Il bilancio nel «Quinto libro bianco sulla legge Fini-Giovanardi». Incostituzionale per la Consulta, è responsabile del 38,6% dei detenuti in carcere
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 26 giugno 2014
Eleonora MartiniROMA
Dal 2006 a oggi una persona su tre che ha varcato le porte del carcere lo ha fatto per aver violato le norme sugli stupefacenti, quella famigerata legge Fini-Giovanardi che la Corte costituzionale nel febbraio scorso ha disinnescato, dichiarando illegittimo il suo core business, l’equiparazione tra droghe pesanti e leggere. Dando poi uno sguardo dentro le celle sovraffollate che sono costate all’Italia una condanna da parte del Consiglio d’Europa, ci si accorge che per problemi di droghe giacciono oltre le sbarre quattro detenuti su dieci (imputati o condannati che siano), di cui il 74% per il solo reato di detenzione...