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Droghe in Europa, tra riforme e populismo

Fuoriluogo La 4° Conferenza europea sulla Riduzione del Danno (RdD) che si è tenuta a Bucarest ha messo in scena un andamento disomogeneo: a discapito delle linee guida che Strategia e Piano d’azione comunitari da un lato, e l’Osservatorio Europeo sulle Droghe (Emcdda) dall’altro, con cui la Commissione cerca di orientare i governi, le droghe restano questione esposta ai venti della politica nazionale

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 12 dicembre 2018
La voce entusiasta di Arild Knutsen, norvegese, e quella accorata di Peter Sarosi, ungherese, ben rappresentano le diverse traiettorie che le politiche sulle droghe stanno prendendo in Europa. La 4° Conferenza europea sulla Riduzione del Danno (RdD) che si è tenuta a Bucarest dal 21 al 23 novembre, promossa da Correlation – European Harm Reduction Network, ha ben messo in scena un andamento disomogeneo: a discapito delle linee guida che Strategia e Piano d’azione comunitari da un lato, e l’Osservatorio Europeo sulle Droghe (Emcdda), organismo scientifico, dall’altro, con cui la Commissione cerca di orientare i governi, le droghe restano questione...

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