Italia
Droghe, l’infernale macchina della repressione
I dati del libro Bianco sulle droghe Nonostante le modifiche imposte dalla Consulta, l’impianto penale è ancora quello della legge Fini-Giovanardi. Il 43% dei detenuti è dentro per le norme sulle droghe
I dati del libro Bianco sulle droghe Nonostante le modifiche imposte dalla Consulta, l’impianto penale è ancora quello della legge Fini-Giovanardi. Il 43% dei detenuti è dentro per le norme sulle droghe
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 27 giugno 2017
Come abbiamo avuto modo di sottolineare lo scorso anno, alla sentenza della Corte costituzionale n. 32 del 2014, che ha cancellato gli aggravamenti imposti dalla cosiddetta «legge Fini-Giovanardi» non hanno fatto seguito ulteriori modifiche dell’impianto repressivo e sanzionatorio che ispira l’intero Testo Unico sulle sostanze stupefacenti Jervolino-Vassalli. Il sistema di repressione penale e amministrativo continua ad essere al centro dell’applicazione della normativa italiana sulle droghe. I dati in pillole 17.733 detenuti presenti in carcere al 31 dicembre 2016 lo erano a causa dell’art. 73 del Testo unico che punisce la produzione, il traffico e la detenzione di droghe illecite. Si...