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Dubuffet, il barbaro rovescia il primitivismo

Dubuffet, il barbaro rovescia il primitivismoJean Dubuffet, "Petit sergent-majeur", 1943, Parigi, Fondation Jean Dubuffet

Al Mucem di Marsiglia, "Jean Dubuffet. Un barbare en Europe", a cura di Baptiste Brun e Isabelle Marquette «Uomo comune», etnografia, critica radicale della cultura umanistica: le tre sezioni di una mostra che, anche per merito dell’allestimento, ci immerge nel mélange "brut" dell'artista di Le Havre

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 21 luglio 2019
Caschetto vermiglio un po’ scompigliato, fazzoletto al collo e braccia larghe, come per invitare a un ballo nella cosmopolita Parigi degli anni folli. La marionetta è ora immobile nella gonna a balze ma viene da immaginarla mentre volteggia tra le mani di Jean Dubuffet, intento a plasmare l’alter ego della sua musa, la bohémienne di origini piccarde Lili Carlu, che sposerà nel 1937. Questo gioioso guizzo di arte popolare svela l’originalità della corposa retrospettiva – duecentonovanta le opere e gli oggetti provenienti dalle più grandi collezioni francesi ed europee – dedicata all’inventore dell’Art Brut, fino al 22 settembre al Mucem...

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