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Due cose su Ciampi

Nuova finanza pubblica Carlo Azeglio Ciampi fu (anche) economista e banchiere. A lui si devono due scelte che l'Italia sta ancora pagando con costi pesantissimi. Il "divorzio" di Bankitalia e Tesoro (deciso con Andreatta) nel sostegno al debito pubblico degli anni '80 e la liberalizzazione totale del mercato finanziario negli anni '90

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 17 settembre 2016
Buona parte della stampa traccia oggi un ritratto dell’appena scomparso Carlo Azeglio Ciampi. Grande statista, grande premier, giusto, elegante, sobrio. Se la sobrietà era una delle sue qualità altrettanto non si può dire dei suoi elogiatori attuali. A destra si sottolinea il patriottismo con le forti connessioni con il Risorgimento. A sinistra l’esser stato partigiano, l’europeismo, «uomo delle istituzioni», l’aver portato l’Italia nell’euro. Per trovare delle critiche bisogna ridursi a cercare nell’area destra radicale – Lega. Ovviamente il bilancio di una eredità politica non potrà che essere più meditato, magari includendo qualche parte un po’ meno «entusiasmante» come il ripristino...

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