ExtraTerrestre

Due milioni e mezzo di cinghiali «urbani», tra fame e doppiette

Animalismo Non è semplice controllare le nascite dell’unico animale che imbarazza anche gli animalisti più convinti. Tra qualche speranza e molte difficoltà, sono contenti solo i cacciatori

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 23 dicembre 2021
Non è certamente un selvatico in via di estinzione – a differenza di tante altre specie decimate da caccia, cambiamenti climatici, sconvolgimento degli habitat, incendi. Non è un essere da compagnia – anzi è l’opposto di un grazioso pet. Non è un animale da reddito – al contrario fa danni, salvo al mondo venatorio. Insomma ha tutto per non piacere, il cinghiale. Ci si dimentica, così, che anche questo ungulato soffre quando viene impallinato o investito, quando è tormentato dai parassiti, quando ha sete e fame. Dal punto di vista della legge, tutta la fauna selvatica è patrimonio dello Stato...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi