Internazionale
Nanga Parbat, «due sagome tra i ghiacci». Txikon rientra, missione finita
Himalaya L’alpinista basco lascia il campo base dopo aver individuato con un telescopio due corpi. A seguito dell’avvistamento non ci sono più dubbi. Le ricerche si interrompono
Nanga Parbat
Himalaya L’alpinista basco lascia il campo base dopo aver individuato con un telescopio due corpi. A seguito dell’avvistamento non ci sono più dubbi. Le ricerche si interrompono
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 8 marzo 2019
Tra qualche giorno, se il meteo sarà clemente e la quasi-guerra con l’India consentirà agli elicotteri pakistani di volare, qualcuno guarderà da vicino il Nanga Parbat. Potrebbe essere Ali Sadpara, Rahmat Ullah Baig o un altro alpinista, a osservare le sagome scoperte l’altro ieri sullo Sperone Mummery da Alex Txikon, e che sembrano (le foto sono rimaste segrete, com’è giusto) due alpinisti deceduti. Se Dio vuole – Insh’Allah – in futuro scopriremo cos’è accaduto a Daniele Nardi e Tom Ballard, impegnati d’inverno sullo sperone di roccia e ghiaccio dove sono scomparsi nel 1895 l’inglese Albert Frederick Mummery e nel 1970...