Alias Domenica
Due strade all’apprendistato della verità
Carteggi Per Simone era la pretesa di raggiungere l’assoluto, sebbene nel culto dell’umiltà; per il fratello André era la irrinunciabilità del proprio contributo scientifico: «L’arte della matematica», da Adelphi
In alto: Simone e André Weil nel 1915 a Mayenne; grande: Henri Rousseau, The Luxembourg Gardens. Monument to Chopin, 1909 ; (i Giardini del Lussemburgo erano tra i luoghi prediletti delle passeggiate di Simone Weil)
Carteggi Per Simone era la pretesa di raggiungere l’assoluto, sebbene nel culto dell’umiltà; per il fratello André era la irrinunciabilità del proprio contributo scientifico: «L’arte della matematica», da Adelphi
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 10 giugno 2018
Cosa si prova ad essere un genio, avendo un fratello ancora più geniale? Qualche indizio di quanto può capitare in una condizione del genere traspare dalla fitta corrispondenza che Simone e André Weil si scambiarono, tra il febbraio e l’aprile del 1940, ora tradotta da Adelphi con il titolo L’arte della matematica (a cura di Robert Chenavier e André A. Devaux, edizione italiana a cura di Maria Concetta Salapp, pp. 185, euro14,00). Il momento non era dei migliori: poche settimane dopo l’invasione della Cecoslovacchia, preoccupato dalla possibilità che la Francia entrasse in guerra, André era riparato in Finlandia, nel tentativo...