Economia

Duecento milioni per dare fiato a Taranto: stipendi e indotto

Duecento milioni per dare fiato a Taranto: stipendi e indottoUn'immagine dell'acciaieria dell'Ilva a Taranto

Ilva Vertica a palazzo Chigi con Cassa depositi e prestiti: ok alla linea di credito. Lo Stato garantisce per il nuovo prestito ponte. Arriva il colpo di spugna: i Riva non pagheranno il danno ambientale

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 5 febbraio 2015
Due vertici per stringere i tempi e dare ossigeno finanziario ad un’azienda che si è deciso di salvare a tutti i costi. Le riunioni convocate ieri a Palazzo Chigi dal premier Renzi sull’Ilva, hanno visto intorno al tavolo i ministri Padoan e Guidi, il consigliere economico Andrea Guerra, i sottosegretari Delrio e Bellanova, i commissari straordinari dell’azienda Gnudi, Carruba e Laghi e i vertici della Cassa Depositi e Prestiti. I due incontri sono stati presieduti da Renzi: il primo esteso ai senatori delle commissioni impegnate sul decreto, l’altro riservato a Governo, Cdp e management dell’azienda. All’ordine del giorno la conversione...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi