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Dumas, riaffioramenti di estasi e agonie

Dumas, riaffioramenti di estasi e agonieMarlene Dumas, "Smoke", 2018, Germania, collezione privata

A Venezia, Palazzo Grassi, la mostra di Marlene Dumas "open-end", a cura di Caroline Bourgeois in collaborazione con l’artista stessa Apertura e black out, nascita e morte, non si escludono ma si compenetrano nella mostra della pittrice sudafricana: oltre cento opere, fra dipinti e disegni, dal 1984 a oggi. Vulnerabilità, anche orrorifica, del corpo, di sapore dantesco. Omaggi a Dora Maar, Baudelaire e Pasolini

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 29 maggio 2022
Marlene Dumas, “Alien”, 2017, Pinault Collection Lavora di notte Marlene Dumas: nel descrivere la sua disciplina quotidiana, confessa di alzarsi tardi la mattina, di sbrigare la corrispondenza, dedicarsi a letture e a incombenze famigliari e poi solo quando piomba l’oscurità a spegnere la città, di dirigersi nel suo studio, pronta a far nascere nuovi frammenti del suo sofferto «inventario umano». Artista, anzi pittrice che non è interessata «alla natura, come le leggi che regolano la crescita delle piante, ma principalmente alla cultura», possiede nella sua costellazione di affinità elettive una «trinità» tutta terrena con cui condividere emozioni e immaginari. Appartengono...

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