Alias
Dura solo un attimo, la gloria
Sport Nella sua autobiografia Dino Zoff si tiene alla larga dall’intimità di racconto e mantiene ben serrati cuore e testa, convinto che i momenti che contano non devono essere offerti al pubblico, siano essi gioie o dolori
Dino Zoff
Sport Nella sua autobiografia Dino Zoff si tiene alla larga dall’intimità di racconto e mantiene ben serrati cuore e testa, convinto che i momenti che contano non devono essere offerti al pubblico, siano essi gioie o dolori
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 29 novembre 2014
A chi storceva la bocca per le scene convenzionali e di maniera di Salvate il soldato Ryan, Steven Spielberg replicò candidamente che aveva accettato il progetto con il principale obiettivo di descrivere realisticamente, come nessuno aveva osato prima, lo sbarco in Normandia, che occupa i venti minuti iniziali del film e lascia francamente senza fiato. In pratica, il film fu un mero pretesto per girare quel conturbante incipit. Dall’autobiografia che Dino Zoff ha scritto con la collaborazione di Marco Mensurati (Dura solo un attimo, la gloria, Mondatori, 2014), si ricava più o meno la stessa impressione. Il più decorato portiere...