Alias Domenica

Duvert, morale e linguaggio liberati dal guscio

Duvert, morale e linguaggio liberati dal guscioPierre et Gilles, «Salim Kechiouche»

Editoria Francia: «Retour à Duvert» di Gilles Sebhan Barthes lo premiò, ma la pedofilia che pervade i suoi romanzi ha relegato Tony Duvert tra i maledetti. Ora una biografia critica lo rilancia

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 24 gennaio 2016
Atroce. Nessun’altra parola si attaglia alla vicenda umana e letteraria di uno dei più controversi scrittori francesi del dopoguerra, Tony Duvert. Nell’agosto del 2008 il suo corpo, in avanzata decomposizione, venne rivenuto nella villetta di Thoré-la-Rochette, un’ansa della Loira, dove si era ritirato da oltre un decennio. La polizia ne trovò il cadavere dentro un vero e proprio cafarnao dove si erano accumulati avanzi di ogni genere, ciarpame, farmaci scaduti, pochi libri e cassette vhs di argomento pedopornografico. Luce e gas, per insolvenza, erano staccati, la cassetta delle lettere stracolma, lontani e obliati i pochi amici, da anni deceduta lì...

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