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Dwyane Wade lascia la Florida dopo la legge «Don’t Say Gay»

Dwyane Wade lascia la Florida dopo la legge «Don’t Say Gay»Dwyane Wade

Sport La decisione dell'ex cestista, la discriminazione alla comunità Lgbtq+ si intreccia con la vicenda personale della figlia transgender

Pubblicato più di un anno faEdizione del 28 aprile 2023

Dwyane Wade è una leggenda a Miami. Ha vinto tre titoli Nba in 15 anni con gli Heat, una franchigia del basket americano che è divenuta vincente negli ultimi 20 anni grazie al suo talento, prima in coppia con Shaquille O’Neal, poi con Lebron James.
Wade, originario di Chicago, ha deciso di lasciare palme e clima da spiaggia di South Beach e in generale la Florida, dove ha vissuto con la sua famiglia anche dopo il ritiro dal parquet: non si sente più benvoluto nello stato che da qualche giorno vede l’applicazione della legge statale denominata «Don’t Say Gay». Si tratta di una normativa, approvata a marzo, che impone alle scuole di non fare lezioni in classe sull’orientamento sessuale e l’identità di genere nei primi anni di scuola, dall’infanzia e fino alla terza elementare. Gli insegnanti che non seguiranno le disposizioni andranno incontro alla sospensione della licenza.

LA CONTROVERSA normativa, voluta dal governatore repubblicano della Florida, Ron De Santis, uno dei potenziali candidati alle primarie repubblicane per la corsa alla Casa Bianca del 2024, sta facendo parecchio discutere, tra i colpevolisti che l’intendono come razzista e chi rivendica la tutela del diritto dei genitori di affrontare il tema della sessualità del figlio quando sia ritenuto opportuno.
La legge ostile alla comunità Lgbtq+ è il motivo della citazione in giudizio per il governatore della Florida da parte di Disney: il colosso dell’entertainment si è visto ritirare le licenze sul suo distretto di parchi a tema (Disneyworld, nei pressi di Orlando), effetto di una ritorsione dopo l’opposizione dell’azienda alla «Don’t Say Gay».
Alle accuse a De Santis si è accodato Wade: la figlia 15enne, Zaya, modella e influencer, ha fatto coming out un paio di anni fa: è transgender e il suo percorso verso la transizione medica, che la ragazza ha spiegato di voler seguire, è stato anche oggetto di una disputa legale tra l’ex cestista e la prima moglie, che lo ha accusato di spingere verso il cambiamento di nome e di genere della figlia per sfruttarne l’opportunità finanziaria.

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