Italia

È il momento di superare i «campi nomadi»

È il momento di superare i «campi nomadi»Il "campo" di Tor de Cenci – Stefano Montesi

Emergenza Rom(a) Bisogna imparare da come si affrontano nelle grandi città i problemi abitativi dei baraccati, degli indigenti, al di là della loro etnia, con soluzioni come l'housing sociale e la fine della discriminazione nell'accesso alle case popolari per i cittadini italiani di etnia rom. E accedendo ai fondi europei per progetti mirati all’inclusione, cosa che al momento la Capitale non fa

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 30 settembre 2014
8000 cittadini, 1000 famiglie, lo 0,23% della popolazione della Capitale che vive oggi in 7 «villaggi attrezzati» (4.200 presenze) 8 «campi tollerati» (1.300 presenze), 3 «centri di raccolta» (680 presenze), 100 «insediamenti informali» (1.800 presenze). Questi sono i numeri della “questione rom” a Roma. Sempre più spesso la politica definisce «emergenze» quel che non riesce a governare. L’«emergenza nomadi» ha consentito negli anni scorsi di avere più fondi, di adottare atti in deroga alle leggi, di creare allarme sociale e utilizzarlo in chiave elettorale. Una questione che sconta scelte emergenziali risalenti a inizio anni ’90 e che di recente ha...

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