Visioni
E luce fu. L’estetica delle ombre alla Berlinale
Festival Una retrospettiva che racconta l'uso della luce nel cinema americano, inglese e giapponese
That Night wife di Ozu
Festival Una retrospettiva che racconta l'uso della luce nel cinema americano, inglese e giapponese
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 14 febbraio 2014
Giuliana MuscioBERLINO
Le retrospettive della Berlinale sono sempre frequentatissime e un po’ speciali, perché combinano classici e (ri)scoperte con astuzia culturale e commerciale, ma anche con una progettualità che sembra scomparsa del tutto dai festival italiani. «Le estetiche delle ombre» di quest’anno riguardano l’uso della luce nel cinema tedesco, americano e giapponese. Ed è proprio dal cinema giapponese (che per diversi motivi è anche uno dei meno preservati – solo il 3% dei film degli anni Venti sono sopravvissuti quindi è una delle cinematografie più raramente visibili) che stanno giungendo le sorprese. Infatti era logico che l’espressionismo tedesco fosse avvantaggiato (tutto esaurito...