È meglio essere ragionevoli che «razionali»
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È meglio essere ragionevoli che «razionali»

– LaPresse

Rapporto Censis Vale la pena di distinguere tra «razionalità» e «ragionevolezza». Bisogna essere vivi sul piano dei desideri e delle emozioni (pure se siamo travagliati) per potere pensare la cosa giusta che ha a che fare non con una ragione suprema, ma con il rispetto della vita realmente vissuta

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 7 dicembre 2021
Il rapporto annuale del Censis ha suonato l’allarme. Una parte «statisticamente significativa» della popolazione italiana è in preda all’irrazionale. Il rapporto risente di un limite: la raccolta dei dati è orientata secondo parametri molto semplici, buoni per formarsi un’idea sufficientemente definita di ciò che sul piano psichico stia accadendo tra di noi, ma inadeguati a coglierne la complessità. La prospettiva finale è, al tempo stesso, chiara e approssimativa. Sarebbe meglio osare un approccio conoscitivo in grado di inquadrare più rigorosamente il campo dell’indagine e interpretare meglio i dati raccolti. Il fatto che per il 5,9% degli italiani il Covid non...

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