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E nuova Agcom fiat. Ma rottura, non continuità
Ri-mediamo Si è insediato il nuovo consiglio dell'autorità garante delle telecomunicazioni. Ma quello che va ripensato è il ruolo complessivo dell'ente in uno scenario sempre più variegato e mutevole
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Ri-mediamo Si è insediato il nuovo consiglio dell'autorità garante delle telecomunicazioni. Ma quello che va ripensato è il ruolo complessivo dell'ente in uno scenario sempre più variegato e mutevole
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 7 ottobre 2020Edizione 07.10.2020
Lo scorso venerdì 2 ottobre si è insediato il nuovo consiglio dell’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto ora dallo stimato ex vicesegretario generale della camera dei deputati Giacomo Lasorella. Non si può che fare i migliori auguri ad un organismo purtroppo sceso nella parte bassa della classifica, e che vorremmo tornasse in zona Champions, per abusare di un paragone calcistico. Purtroppo, infatti, l’istituzione immaginata dalla legge n.249 del 1997, per regolare in modo dinamico e creativo un sistema in fulminea mediamorfosi, non ha retto la sfida. Doveva (e poteva) essere l’arbitro e il garante di una transizione democratica all’età...