Italia

«E ora ricreare banche del seme gestite anche dai centri pubblici»

Legge 40 Il parere di Andrea Borini, presidente dell’Osservatorio turismo procreativo e della Società italiana fertilità e sterilità

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 10 aprile 2014
Ora che al cosiddetto “turismo procreativo” saranno costrette solo le donne single e le coppie omosessuali italiane, «la prima cosa da fare è ricreare le banche del seme». Andrea Borini, presidente dell’Osservatorio turismo procreativo e della Società italiana fertilità e sterilità (Sifes), si rallegra della sentenza della Consulta che riammette anche in Italia la possibilità per una coppia di concepire un figlio legalmente riconosciuto con seme o ovocita donato da un donatore terzo. «Spero solo che il legislatore vorrà ora autorizzare la fecondazione eterologa anche nei centri pubblici, e non solo privati, come era prima della legge 40». Ma esattamente...

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