Politica
E Renzi si prende tutto, a cominciare da Poste
Nomine Il candidato segretario del Pd non fa prigionieri nelle aziende pubbliche, anche Padoan e Boschi all’angolo. Scontro sulle privatizzazioni di Poste, cacciato tutto il cda (tranne Rao). Defenestrato Moretti (Leonardo) nonostante risultati record. Al suo posto Alessandro Profumo, l’ex capo di Unicredit e di Mps. Nulla cambia a Eni ed Enel
Matteo Renzi – Fabio Frustaci - Eidon
Nomine Il candidato segretario del Pd non fa prigionieri nelle aziende pubbliche, anche Padoan e Boschi all’angolo. Scontro sulle privatizzazioni di Poste, cacciato tutto il cda (tranne Rao). Defenestrato Moretti (Leonardo) nonostante risultati record. Al suo posto Alessandro Profumo, l’ex capo di Unicredit e di Mps. Nulla cambia a Eni ed Enel
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 19 marzo 2017
Andrea ColomboROMA
Formalmente è un privato cittadino, senza incarichi di governo né di partito. Le nomine per la guida delle partecipate però le ha decise lui, Matteo Renzi, secondo il metodo collaudato nei tre anni a Palazzo Chigi: piazzare dirigenti di fiducia nei posti chiave, privilegiando il criterio politico a danno di quello industriale. Le sole mediazioni sono state con il potente alleato interno, Franceschini, e con il ministro Padoan, che comunque esce sconfitto. ALLE POSTE È UNA RIVOLUZIONE. Al posto di Francesco Caio, l’ad che pure aveva realizzato l’anno scorso ottimi risultati, arriva dal vertice di Terna Matteo Del Fante, fiorentino,...